WRITING OBSTACLE
Your character sees everything in black and white. One day, they see but one colour in a world of monochrome. Describe their experience of this colour.
It could be a red balloon or a blue bird - this is a good way to really get into vivid and metaphorical descriptions!
Basta poco per colorare il modo
Io sono Jo e da quando sono nato non ho mai visto i colori.
No, non sono daltonico e non ho neppure problemi agli occhi.
Ormai tutte le persone del mondo vedono in bianco e nero da oltre 200 anni, per via di una potentissima esplosione nucleare avvenuta in Asia nel 2026.
Tutto però è cambiato in un’estate di molti anni fa.
Mi trovavo sulla spiaggia di Kadimton dove passavo le mie giornate estive insieme ai miei amici. Quella sera erano già andati via tutti e io ero rimasto solo sulla spiaggia a surfare.
Il cielo era sereno, il mare limpido e le onde pulite; nulla sarebbe potuto andare storto.
Poi però, una nuvola improvvisa coprì tutto il cielo, un vento burrascoso e minaccioso inizió a fiondarmi da una parte all’altra del mare senza darmi la possibilità di prendere il controllo sulla tavola. Infine un terribile lampo mi colpì facendomi perdere i sensi.
Mi risvegliai sulla riva con un mal di testa fortissimo e molti lividi sparsi per il corpo, ci misi qualche minuto per capire dove mi trovo e riuscire ad alzarmi.
Tornato a casa mi sentivo strano non riuscivo a tollerare la luce e tenere gli occhi aperti mi procurava un forte fastidio. Così andai in camera mia e mi misi a dormire.
L’indomani mi recai presto al mare per surfare. Una volta arrivato impugnai la mia tavola e una lieve scossa si propagò per tutto il mio
corpo. Inizialmente pensai che non fosse successo niente, ma appena mi girai verso il mare la mia vita cambiò…
Rimasi impietrito dalla bellezza di quell’immenso telo increspato che si muoveva al vento, e non mi appariva più di un grigio scuro e monotono, ma di un lucente, vivace e intenso blu.
Per qualche istante stetti immobile, stupito a piangere lacrime di gioia. Poi l’euforia prese il sopravvento, afferrai la tavola e mi gettai di corsa nel mare. Ero entusiasta e il cuore batteva sempre più veloce ogni volta che remando vedevo sprofondare le mie mani così noiose e spente nel mezzo di quel mare colorato e colmo di gioia.
Surfai per ore e ore e non sarei mai voluto uscire da quel paradiso terrestre. Però poi il sole inizió a tremare e così lasciai la spiaggia per andarmi a preparare e andar via. Quando tornai dalla doccia, però, rimasi ancora più stupito di prima: ora anche il cielo stava assumendo un colore blu, molto più serio rispetto a quello del mare la mattina, ma era stupendo vedere le sfumature di quel colore fantastico mescolarsi come a formare un quadro magnifico e diventare sempre più scure con il passare del tempo.
Passata una mezz’ora trovai la forza per lasciare quell’idillio di pace e recarmi a casa. Per la strada pensai se dovessi raccontare quello che mi era successo, ma decisi di non farlo perché più persone lo avrebbero saputo più io sarei stato in pericolo.
Nel cammino vedevo vari oggetti blu e non potevo non notare quante infinite sfumature e tonalità esistessero di un unico colore, ero così affascinato, eccitato e grato per ciò che era accaduto.
Dopo cena mi misi a cercare al computer se qualcuno avesse visto dei colori da dopo l’esplosione.
Mi imbattei in un articolo del 2154 in cui si parlava della morte tragica di una donna a causa degli studi che gli scienziati fecero su di lei perché riusciva a vedere il giallo. Spaventato giurai a me stesso che non avrei mai rivelato a nessuno il mio segreto.
Trovai anche un’antica profezia di un guru indiano la quale diceva che, dal 2026, nel mondo ci sarebbero sempre state contemporaneamente 6 persone capaci di vedere un colore ciascuna: il giallo, il rosso, il blu, il viola, l’arancione e il verde. Se due di queste persone si fossero incontrate e amate fino alla morte, una volta scomparse tutti avrebbero potuto rivedere i colori.
Sorrisi per la storia carina che si era inventato quel guru e, senza credere a niente di quella
profezia , andai a dormire.
Gli anni passarono e io convivevo con quel meraviglioso segreto.
Fino a quando non conobbi una ragazza di nome katherine di cui mi innamorai. La prima cosa che notai di lei furono gli occhi: un blu puro ed intenso come non ne avevo mai visti prima.
Il tempo passava e il nostro amore cresceva.
Stavamo insieme già da undici anni e tra qualche mese ci saremmo dovuti sposare quando le rivelai tutto. Eravamo stesi sul divano a coccolarci,Katherine mi guardò e mi chiese cosa avessi notato di lei la prima volta. Così io le risposi con una tranquillità che non avrei mai pensato di avere: i tuoi occhi blu, puri e immensi. Katherine rimase sorpresa, ma non disse niente, perciò io le raccontai tutta la mia storia e lei ascoltò in silenzio.
Quando ebbi finito lei mi mise una mano tra i capelli e mi sussurrò nell’orecchio :“Io ho amato i tuoi occhi verdi.”
Rimasi sconvolto e una vampata di calore mi avvolse il corpo: lei vedeva come me!!
Mi raccontò la sua storia e come tutto ebbe inizio. Il nostro legame divenne ancora più forte e da quel momento noi ci raccontammo tutto, comdividevamo il segreto più importante della nostra vita.
Decisi di non raccontarle della profezia (a cui da quel momento inizia a credere) per mantenere il nostro amore vero e non obbligarla a starmi accanto solo per farla avverare.
Quando invecchiammo e la nostra ora arrivó ci spegnemmo insieme amandoci incondizionatamente.
Così capii che il verde e il blu bastano per colorare il mondo.